30 settembre – 1 ottobre 2022
METtiamoci più ForXa
La gestione del paziente diabetico nel 2022: un binomio vincente tra Ospedale e Territorio
Il diabete mellito di tipo 2 (DMT2) rappresenta una patologia cronica in aumento nel nostro paese. Secondo i dati dei più recenti report, circa il 6% della popolazione italiana è affetta da diabete mentre oltre 1 milione di persone non sanno di averlo e circa 4 milioni è a rischio di svilupparlo. La dimensione del problema e le sue implicazioni cliniche, sociali ed economiche, nonché le evidenze portate dai grandi trial, impongono che la gestione della malattia si sposti dal mero controllo glicemico alla prevenzione delle complicanze cardiovascolari e renali del diabete, attraverso l’educazione ai corretti stili di vita e l’utilizzo dei trattamenti farmacologici come gli SGLT2 inibitori che hanno dimostrato di ridurre il rischio cardiovascolare e la progressione della malattia renale.
Per questo, le società scientifiche sostengono fortemente che i pazienti diabetici con rischio cardiorenale o quelli che hanno già una malattia cardiovascolare o renale diagnosticata debbano essere trattati con un farmaco innovativo che abbia dimostrato di ridurre la progressione del danno CV e renale e la mortalità stessa.
Considerando che circa un milione e mezzo di pazienti con diabete sono in cura presso il MMG e non accedono ai centri diabetologici, va da sè, che ad essi sia automaticamente precluso l’ accesso a questi farmaci, fenomeno che stride con l’urgenza di un intervento precoce e appropriato, con il diritto alle cure di ogni malato, e non ultimo con l’era “post-covid”, l’ era della prossimità, che impone la realizzazione di un percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale fondato su una vera gestione integrata tra i servizi di diabetologia e la medicina generale , e sul ruolo centrale, consapevole e attivo del paziente stesso.
Ecco che La Nota 100, autorizzando la prescrizione dei farmaci antidiabetici cosiddetti “innovativi” a tutti gli specialista del SSN e al medico di medicina generale, costituisce un primo passo verso questo cambiamento epocale; passo che deve essere obbligatoriamente accompagnato da tutta una serie di attività propedeutiche, formative e organizzative, che abbiano l’ obiettivo di trasferire conoscenze scientifiche, di condividere modelli di presa in carico e monitoraggio del paziente in una costante e imprescindibile collaborazione tra i centri specialistici e la medicina generale.
METtiamoci più FORXA, si inserisce in questo scenario con una serie di incontri su tutto il territorio nazionale dove medici di medicina generale, specialisti diabetologi e nefrologi potranno confrontarsi in un format interattivo e stimolante sulla nuova nota 100 , con un focus sull’utilizzo appropriato degli SGLT-2 inibitori; potranno condividere 10 anni di pratica clinica, dalla commercializzazione della prima gliflozina, il Dapagliflozin, alla sua recente indicazione nel trattamento della malattia renale cronica del paziente diabetico e non.
Dalle ipotesi alle certezze, dalle criticità ai successi; oggi, nella piena consapevolezza che questi farmaci salvano la vita dei nostri pazienti, non è più possibile accettare che essi non vengano impiegati, prima possibile e in una perfetta sinergia tra specialisti e MMG, su tutti i malati che ne possono beneficiare.
BOARD SCIENTIFICO
Riccardo Candido, Trieste
Salvatore De Cosmo, Foggia
Loreto Gesualdo, Bari
Gaetano Piccinocchi, Napoli
Fabio Vedani, Varese
FACULTY
Ilaria Amidei, Firenze
Elisabetta Bressan, Varese
Daniele Scoccimarro, Firenze
Centro Convegni Sant’Agostino
Cortona – Via Guelfa, 40
Sala dell’Assedio
La Formazione sul Campo di questo progetto prevede l’utilizzo di una piattaforma di proprietà del Provider nella quale i partecipanti dovranno inserire, attraverso apposite schede messe a punto dal board scientifico, le caratteristiche cliniche dei pazienti con DMT2 che ritengono eleggibili ad una terapia con SGLT-2 inibitori. L’obiettivo è verificare che il MMG abbia acquisito e sappia applicare concretamente gli strumenti di profilazione condivisi durante il corso al fine di utilizzare in maniera appropriata le terapie innovative di cui la NOTA 100 ne autorizza ora la prescrizione e di condividere durante il periodo di formazione eventuali criticità emerse.